Il chamamé è un ballo tipico argentino delle provincie di Corrientes, Chaco, Formosa, Misiones e del Nord di Entre Ríos.
Secondo Rubén Pérez Bugallo il chamamé è un'espressione musicale molto legata al gato,alla chacarera, alla zamba, al escondido, etc. Essa possiede la stessa, o a volte ancor maggiore, profondità cronologica di molte speci di quella grande famiglia. Il sud di Misiones e parte dell' Est di Formosa partecipano alla sua vigenza benché in queste zone condividano posizioni con la polka e le speci secondarie legate direttamente con la stessa. Chaco è la provincia dopo Corrientes coinvolta nella sua diffusione. Il fatto è dovuto principalmente all'esodo dei correntini alla ricerca di lavoro nei campi di cotone del Chaco e il loro insediamento definitivo. Ciò provocò uno spostamento verso Est dell'area del chamamé e praticamente degli strati popolari rurali delle due province che rispondono ai canoni folkloristici guaranì.
La proiezione del chamamé su scala nazionale prodotta da una preferenza generale verso i motivi musicali guarani nei mezzi urbani cresce in intensità e la diffusione di componimenti lirici musicali ispirati ai ritmi del litorale argentino potrebbero provocare, come conseguenza del movimento province-metropoli-province, un allargamento o revitalizzazione del chamamé in aree marginali alla regione dove ha il suo ambito naturale.
Figure salienti del Chamame sono Raúl Barboza, Tarragó Ros, (suo figlio) Antonio Tarragó Ros, Ernesto Montiel, Cocomarola transito, Mario Millán Medina, Chango Spasiuk, zitto Segovia, Mario Bofill e Alejandro Brittes.